Valdarche, da leggere come si scrive, è il nome di dieci tonnellate di legno che dagli anni 50 del ‘900 han preso forma di barca.
Da quasi ventanni vede il mare solo dal suo invaso di ferro a qualche chilometro dalla costa.
I 15 metri d’alberatura sono scomparsi, il motore riposa sotto dei teli,
gravi difetti il fasciame di poppa e l’interno grida il disagio degli anni d’abbandono.

Ora noi, forti dell’inesperienza e della mancanza di soldi abbiam deciso di rimetterlo in acqua.
Saran tempi duri.

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GORNO #17

Sabato 11 luglio 2009
Staff: Ste, Fil, Tringa, Barney, Manù

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La prima a mettersi al lavoro è Manu' che esegue un ottimo raccordo di sliss con lo stucco cerumoso


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oggi gli uomini si dedicano al motore :individuiamo un anomalia al circuito chiuso di raffreddamento. L'acqua dolce ha difficoltà a circolare e il motore aumenta di temperatura: smontiamo per pulire lo scambiatore ma dopo diversi tentativi ci accorgiamo che è la pompa che non spinge..la smontiamo e la portiamo via..










Tra una messa in moto e l'altra è successo l' imprevisto........nnnnn :
mettiamo in moto il motore senza aver serrato il tubo dell'olio-invertitore che parte lubrificando il petto di ste.
Ma niente ci puo' fermare individuato il problema lo aggiriamo con una pompa esterna e si che il motore "ora va bene" .






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Nel frattempo Manu' e Barney sono dentro per l'ultima impermeabilizzata con la colla a caldo e ulteriore pulita del fondo della barca.

Manu' dopo aver sconfitto un boa grigio lo usa per aspirare il terriccio sul fondo e Barney fa colare la colla a caldo negli spazi fra una tavola di fasciame e l' altra.



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Fil armato di matita e seghetto provvede a tagliare i pezzi per chiudere i buchi in coperta: parti di legno per il momentoprovvisorie ma che ci servono per poterci camminare ora e in navigazione verso genova.
Ora la barca ha anche una porta, e ovviamente non ci siamo scordati il buco per il passaggio di Birra. ( o di gatti, o di topi)




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Barney provvede a una pulitina nel gavone di prua che ops...c'eravamo dimenticati..






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non ci sono dubbi: ciò che piu ci aiuterà nell'impermeabilizzazione dello scafo è l'acqua stessa, strano ma vero.
L'acqua "gonfiando " le tavole del fasciame farà si che il volume del legno aumenti schiacciando il calafato come fosse una guarnizione.
Purtroppo non è certo il rigagnolo di manichetta di cui disponiamo per poche ore alla settimana che puo compensare ai 30 anni di sole caldo e secca..però noi iniziamo così..
bisogna bagnare, bagnamo , stagnare, stagnamo.
questo scafo sarebbe da immergere completamente in acqua almeno per una settimana intera..




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Ste il dio della poppa:
svita le targhe sulla poppa,
disca la poppa,
liscia la poppa,
spolvera la poppa,
resina la poppa.
Ottimo lavoro Ste, ottima precisione.
eccolo che carteggia..

e poi che resina..
ed ecco il risultato: a chi legge lasciamo giudicare..
A noi piace tanto: che linee, che colori, vche contrasto!

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Amenita' (oltre le riuscitissime imitazioni):

7 commenti:

  1. ehi ste, ma hai discato anche il "pene superiore" portandolo a metallo?
    inoltre vedo che si continua a trascurare il bompresso

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  2. belin come sei anonimo eh....

    ste, sei bellissimo tutto oliato! ...ma ancor di più incastrato tra la scritta: scolpiamo la tua faccia sullo specchio del valdarche invece che sul gazzo!
    abbasso milano, viva imperia!!!!
    che linee, che colori!!!

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  3. Ragazzi a quando il varo? Sono pronta con la bottiglia....giuro che farò piano!

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  4. ma che fa ste nell'ultima foto?

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  5. bello il valdarche,c'è un siciliano che vuol fare un giro...compliments rigassi compliments

    manlio

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  6. ehi ragazzi questo è un commento vero, non come i soliti fittizi!!!
    Bella manliè, quando vuoi!

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