Valdarche, da leggere come si scrive, è il nome di dieci tonnellate di legno che dagli anni 50 del ‘900 han preso forma di barca.
Da quasi ventanni vede il mare solo dal suo invaso di ferro a qualche chilometro dalla costa.
I 15 metri d’alberatura sono scomparsi, il motore riposa sotto dei teli,
gravi difetti il fasciame di poppa e l’interno grida il disagio degli anni d’abbandono.

Ora noi, forti dell’inesperienza e della mancanza di soldi abbiam deciso di rimetterlo in acqua.
Saran tempi duri.

................................................................

ALAGGIO 2010


Ordinaria manutenzione all'opera viva: carenatura, pulizia & nuova antivegetativa, sostituzione zinchi, pulizia elica e prese a mare.



abbiamo anche dato una rinfrescata all'opera morta

7 commenti:

  1. ORA si che mi piace!

    oh....a me piace più a terra che in mare sta barca

    RispondiElimina
  2. si si,
    chiaro
    a terra è più bella
    o almeno lo era prima che diventasse gialla :P

    RispondiElimina
  3. perche' fate tutti gli anonimi?
    tanto da cio che dite si capiscono tutti...

    RispondiElimina
  4. appunto perché si capisce non c'è bisogno di presentarsi
    e poi, apparte che il mio url (url?) era diventato "anonimo" ad honorem perché non sapevo come mettere il nome, ho ri-dimenticato come si fa :-/

    RispondiElimina
  5. dai dai
    vogliamo vedere il valdarco giallo canarino
    fateci vedere il valdarco giallo

    RispondiElimina
  6. QUESTO ANONIMO è UN IMPOSTORE
    LUCCHETTO

    RispondiElimina